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Le lenti a contatto a realtà aumentata esistono davvero?

Nel panorama in continua evoluzione delle tecnologie visive, una delle innovazioni più affascinanti è rappresentata dalle lenti a contatto intelligenti di Mojo Vision, che promettono di integrare informazioni digitali direttamente nel nostro campo visivo. Questi dispositivi, che includono microdisplay integrati, pongono una domanda che molti professionisti si stanno ponendo: è possibile applicare l’intelligenza artificiale (IA)

5 modi per capire se un proprio collaboratore è produttivo?

Una domanda che spesso mi sono fatto durante la mia attività lavorativa è: Come posso capire se un collaboratore è produttivo per la mia azienda? Sono certo che questa domanda riguarda davvero molti imprenditori ottici (e non solo) e pertanto mi sono permesso di analizzare qualche punto utile a riguardo. Partiamo dal capire che, valutare

3 Modi per essere piu’ sicuri quando vendi nel centro Ottico!

E’ abbastanza comune, specialmente nei giovani ottici (ma anche in quelli piu’ esperti), incappare in qualche errore di comunicazione nelle prime fasi di approccio alla vendita.  Nella mia personale esperienza mi è successo molte volte di sentire colleghi definire una lente ‘’bella’’ anzichè ‘’performante’’ o di parlare di ‘’ dieci decimi’’ anzichè di ‘’ visione

Comparazione Lac: Verofilcon A (Dailies Precision1) vs Etafilcon A (Hydrogel)

Lo scopo di questo studio comparativo è quello di confrontare le prestazioni soggettive di una lente a contatto giornaliera in silicone idrogel ”verofilcon A” con una lente a contatto in Hydrogel ”etafilcon A”. I portatori di lenti a contatto morbide sferiche sono stati randomizzati in modo prospettico a indossare lenti verofilcon A o etafilcon A

Guida notturna: Differenza tra uomini e donne in una popolazione anziana

Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare le differenze di genere in relazione con l’autolimitazione della guida notturna e la funzione visiva in una popolazione anziana. I modelli di autolimitazione della guida notturna (valutati tramite questionario) sono stati esaminati in modo trasversale in relazione a età, sesso, stato di salute e cognitivo,

Le abilità visive sono relazionate ad una migliore funzionalità fisica negli anziani?

L’obiettivo di questo studio (cross-sectional study) è stato quello di valutare la relazione tra un’ampia gamma di abilità visive, misurando inoltre le prestazioni fisiche in un gruppo di adulti/anziani. Settecentottantadue adulti di età pari o superiore a 55 anni (65% dei soggetti idonei viventi) sono stati sottoposti a misure soggettive, prestazioni fisiche oggettive e misure

L’attenzione influenza il Lag Accomodativo?

Ci sono prove che l’attenzione può modulare la dinamica oculare, ma i suoi effetti sulla dinamica accomodativa devono ancora essere completamente determinati. Questo studio ha esaminato gli effetti della manipolazione della capacità di concentrarsi su stimoli rilevanti per un determinato compito, utilizzando due livelli differenti: attività aritmetica e feedback uditivo. Entrambi i compiti sono stati

Efficacia del Visual Training in soggetti con disturibi dell’apprendimento

Lo scopo di questo articolo è quello di riportare la frequenza di anomalie binoculari (BV) in bambini in associazione a disturbi specifici dell’apprendimento (SLD) e valutare l’efficacia del visual training (VT) in un gruppo di bambini con anomalie binoculari non strabismiche. Metodi: Lo studio è stato condotto presso un centro per i disturbi dell’apprendimento (LD).

Disturbi dell’apprendimento e visione

I disturbi dell’apprendimento costituiscono un gruppo eterogeneo di disturbi in cui i bambini che generalmente possiedono un’intelligenza nella norma hanno problemi nell’elaborazione delle informazioni o nella generazione di risultati. L’ eziologia di tali disturbi sono multifattoriali e riflettono influenze genetiche e disfunzioni dei sistemi cerebrali. La disabilità di lettura, o dislessia, è la disabilità di

Cambiamenti ottici nell’ortocheratologia

L’ortocheratologia ha subito drastici cambiamenti da quando è stata descritta per la prima volta nei primi anni ’60. La procedura di ortocheratologia originale prevedeva una serie di lenti per appiattire la cornea centrale ed era afflitta da risultati variabili. L’introduzione di materiali per lenti ad alta permeabilità all’ossigeno che possono essere indossate durante la notte,