TESI: Ripetibilità a breve termine e confronto di tre tecniche dimisurazione delle eteroforie.

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TESI: Ripetibilità a breve termine e confronto di tre tecniche dimisurazione delle eteroforie.

Ecco l’abstract della tesi di laurea di Carlotta Pomarè Montin – Francesco Cantù

Introduzione: Quando il sistema visivo presenta uno squilibrio motorio, gli assi visivi non sono allineati correttamente. Le immagini dello stesso oggetto si formano su elementi retinici non corrispondenti. La disparità di stimolazione produce diplopia la quale, essendo molto fastidiosa viene corretta dall’azione della fusione motoria, movimenti riflessi di vergenza che riportano gli occhi in asse. La foria è il mancato allineamento degli assi visivi che si manifesta in assenza di fusione, per quantificarla è dunque neccessario escludere il meccanismo della fusione motoria, interrompendo la sua funzione e ottenendo così visione dissociata. Ci sono numerosi test clinici a disposizione, è importante conoscerne le potenzialità. Scopo: Comparazione di tre metodi soggettivi largamente utilizzati nella pratica clinica nel rilevamento dello stato eteroforico. Saranno valutate la ripetibilità interna dei test e le differenze tra i metodi, con le possibili tendenze dei risultati. Le valutazioni verranno effettuate alla luce di quanto pubblicato precedentemente sull’argomento, rilevando similitudini o possibili differenze. Materiali e metodi: 48 soggetti sono stati sottoposti a tre test: Von Graefe, Maddox e Facchin Foria Card per lontano e per vicino. Per valutare la ripetibilità a breve termine, ogni test viene effettuato per tre volte. Utilizziamo una sequenza randomizzata con tutte le possibili combinazioni di presentazione dei test per evitare influenze tra uno e l’altro. Von Graefe e Maddox vengono rilevati con forottero, Facchin Foria Card con occhialino di prova. Risultati: Buona la ripetibilità di tutti i test da lontano e da vicino. Nel confronto fra i test da lontano il Von Graefe mostra i risultati con tendenza più exoforica, la Foria Card fornisce dei risultati simili e il Maddox significatamente più eso. Da vicino il Von Graefe continua a fornire i dati più exoforici. In questo caso il Maddox fornisce valori con tendenza simile. Conclusioni: I test possono anche essere eseguiti una sola volta perché hanno una ripetibilità molto buona. Da lontano il metodo di dissociazione influisce sulla tendenza dei risultati. Il Von Graefe risulta essere il meno attendibile dei tre. Da vicino l’accomodazione sembra giocare un ruolo strategico, meglio controllata con occhialino. Facchin Foria Card con occhialino sembra fornire dati più neutrali senza una particolarie tendenza.

Per leggere la tesi completa vai qui:https://www.irsoo.it/handlerObject.ashx?id=9b1e35ca-9ae3-4515-9f4c-3d0084f63be8|

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