Con il suo carisma incanta le platee di tutto il mondo. I post quotidiani del suo blog (https://seths.blog) sono letti da oltre un milione di persone. I suoi 18 bestseller sono stati tradotti in più di 35 lingue. Seth Godin, guru del marketing, noto anche per la metafora della mucca viola, continua a fare scuola. Millionaire lo ha intervistato.
Che cos’è il marketing oggi?
«È l’atto generoso di aiutare le persone a risolvere un problema. È un’opportunità per cambiare in meglio la cultura».
E il Web?
«È il mezzo più grande, ma anche il più piccolo. Non è imperniato sull’interruzione pubblicitaria e la massa. Assomiglia a un vasto parco giochi dei media gratuiti. Un miliardo di piccoli bisbigli, una serie infinita di conversazioni egoistiche che di rado riguardano voi e il lavoro che fate».
Scendiamo tutti dalla giostra dei social, quindi?
«Il vostro obiettivo non deve essere vincere su Instagram o Facebook. Il vostro obiettivo non è la popolarità. Gli acquisti vengono fatti quando si crea la giusta tensione, la tensione causata dal non sentirsi parte di qualcosa, ma sentendone la mancanza. Voi potete creare questa tensione con le storie, non trovandovi ovunque» spiega Seth Godin.
Qual è il nuovo paradigma del marketing?
«I professionisti del marketing competono sul terreno dell’attenzione, ma l’attenzione è un bene più scarso che mai. I marketer hanno bisogno di fiducia, ma la fiducia sta scomparendo. E raccontano storie, ma le storie sono allo stesso tempo più facili e più difficili da diffondere di quanto non sia mai stato. Il nuovo paradigma di marketing implica mixare questi tre elementi (attenzione, fiducia e storie) senza la stampella della pubblicità o la trappola di realizzare prodotti medi per un pubblico medio».
Perché la pubblicità non funziona più?
«Per un lungo periodo, il modo più efficiente che aveva un’impresa per crescere era quello di comprare annunci pubblicitari. Gli annunci funzionavano, convenivano, erano affidabili. Per gran parte della mia vita, il marketing equivaleva alla pubblicità. Poi non è stato più così. Oggi bisogna diventare esperti di markerting. Capire ciò che vedono gli altri, creare attesa, allinearsi alle tribù, concepire idee che si diffondano. Significa realizzare il difficile compito di orientarsi al mercato e lavorare con (la vostra parte) di quel mercato».
Quali nuove competenze servono alle imprese per promuoversi?
«Le aziende non dovrebbero cercare di promuoversi! Dovrebbero invece lavorare per far sì che siano i loro clienti a promuoverle! Come? Aiutando gli altri a diventare chi cercano di diventare. Creando storie oneste, che abbiano risonanza e si diffondono. I bravi marketer, oggi, offrono soluzioni e opportunità per risolvere i problemi e progredire. Chi si occupa di marketing non deve usare i consumatori per risolvere i problemi dell’azienda. Deve usare il marketing per risolvere i problemi degli altri».
Quanto conta l’apporto dei clienti?
«Ogni buon cliente ne porta un altro. I vostri migliori clienti diventano i vostri nuovi venditori. Se volete che la voce si sparga, dovete costruire qualcosa che funzioni meglio quando viene diffusa» dice Seth Godin.
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Fonte: The millionaire