Gli occhiali da vista proteggono o rappresentano un rischio con il Coronavirus (o i virus in generale)?
Sappiamo che il dotto lacrimale comunica con il naso e quindi é una via di accesso per i virus al sistema respiratorio. É il motivo per cui vi dicono di non toccarvi il viso (nello specifico occhi e bocca). Ora ragioniamo su come gli occhiali da vista possono interagire con il virus.
Gli occhiali indossati da questa ragazza
potrebbero non proteggere abbastanza
C’é chi afferma di si e chi sostiene di no. La veritá é che dipende dal tipo di occhiale.
Gli occhiali protettivi studiati per queste situazioni sono piú simili a maschere da sub e con una ridottissima areazione per proteggere sia da droplet (goccioline di saliva) che da aerosol (particelle in sospensione). Proteggono? Si. E vanno utilizzati dagli operatori sanitari per potersi avvicinare ai pazienti in sicurezza, anche se presentano sintomi.
E gli occhiali da vista? No. Non abbastanza da essere definiti protettivi. Offrono una protezione parziale da droplet, nessuna da aerosol… Ma non dovreste preoccuparvi se seguite le indicazioni dell’OMS:
Nota su droplet e aerosol: in assenza di sintomi il range infettivo di droplet é basso (al di sotto di un metro). Le infezioni presunte da soggetti asintomatici sono solo il 6% del totale (appena trovo la statistica metto il link), probabilmente legate a contatti stretti (familiari e simili). Viene prodotto aerosol e aumentato il raggio d’azione di droplet (6 metri, senza mascherina chirurgica) solo in presenza di tosse e starnuti: per questo motivo l’OMS consiglia l’uso di mascherine chirurgiche solo in soggetti sintomatici. Attualmente la presenza di aerosol é stata valutata solo in studi di laboratorio, che non replicano tutte le condizioni ambientali naturali (ad esempio senza alcun ricambio d’aria).
Anche in questo caso la risposta é “dipende”.
Dipende da come si usano e dalle nostre abitudini: piú tocchiamo gli occhiali e maggiore diventa il rischio di contaminarli. E dobbiamo ricordare che gli occhiali sono molto vicini agli occhi e appoggiano sul naso!
Possiamo evidenziare un rischio piú diretto legato al contatto tra ciglia e lenti: di solito le lenti sono poste a circa 10mm dalla cornea e puó succedere che sfiorino la lente: spesso i danni all’antiriflesso interno di una lente sono proprio legati al continuo sfregamento delle ciglia sulla superficie posteriore della lente stessa.
Simuliamo, a titolo di esempio, una sequenza di azioni.
Esco a fare la spesa, tocco qualcosa di contaminato poi metto gli occhiali, per leggere l’etichetta.
Torno a casa, mi lavo le mani. Tocco gli occhiali contaminati, sporcando le mani appena lavate senza essermene nemmeno reso conto.
Sterilizzare tutto é impossibile. Possiamo peró ridurre notevolmente i rischi: abbattere il numero di batteri e virus e di conseguenza, l’infettivitá.
Vi sono dei test in laboratorio sulla permanenza delle superfici del Coronavirus e avrete letto quali prodotti sono in grado di uccidere il virus. Li ignoreremo e per un buon motivo: sono detergenti aggressivi che rischiano di danneggiare sia le lenti che la montatura. Da evitare in particolar modo prodotti contenenti alcol su montature in plastica iniettata (quelli ultraleggeri): ne ridurreste l’elasticitá; alcune plastiche si spezzano addirittura!
Come fare allora? Se non puoi uccidere il virus, mandalo via.
Le stesse indicazioni di lavarsi le mani con frequenza valgono anche per gli occhiali.
Quando ci laviamo le mani, con la stessa cura laviamo anche gli occhiali.
Sono sufficienti acqua a temperatura ambiente e sapone neutro.
Per asciugare le lenti usate la microfibra (badate che sia pulita, potete lavarle con il bucato).
Ponete particolare attenzione alle giunture: sono parti minute e l’acqua puó ossidarle.
In caso di dubbi su come pulire i vostri occhiali consultate il vostro ottico di fiducia (i questo periodo molti negozi sono chiusi ma potrebbe aver lasciato un recapito telefonico per situazioni simili).
Fonte: Ilmioamicoottico.it