In condizioni fisiologiche, il globo oculare è protetto e coperto da una comunità di microrganismi non patogeni, il microbioma oculare. Tuttavia, in caso di trauma penetrante, casuale, chirurgico o associato ad iniezione associato ad iniezione, la lesione che si genera può facilitare la migrazione di questi microrganismi all’interno dell’occhio stesso, con seguente esito infettivo. Basta pensare che fino all’82% dei casi di endoftalmite post-cataratta sono causati dalle stesse comunità microbiche che popolano l’occhio, stima che sottolinea il bisogno di conoscere e monitorare la distribuzione di tali microrganismi oculari e la loro eventuale resistenza agli antibiotici.
Le infezioni oculari possono essere di varia natura, complessità e gravità. La congiuntivite batterica è probabilmente l’infezione più comune, mentre la più grave, ma meno comune, è l’endoftalmite, che, nella maggior parte dei casi, è dovuta a una complicanza di chirurgia oculare, a traumi o ad iniezioni intravitreali. Tuttavia, anche se l’endoftalmite è considerata una complicanza rara, con un’insorgenza stimata di circa lo .03-0.2% dopo l’intervento di cataratta e di .02-0.2% dopo una singola iniezione intravitreale, l’elevato volume di interventi di questo tipo eseguiti in tutto il mondo, fa sì che siano migliaia i casi di endoftalmite ogni anno.
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Fonte: Oculista Italiano