Un idrogel che può essere strutturato per essere utilizzato come una lente a contatto per trattare in maniera efficace la fusione corneale è stato realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università del New Hampshire.La fusione corneale è una condizione che può portare alla cecità e che è dovuta allo scioglimento della cornea a seguito della produzione incontrollata di determinati enzimi denominati metalloproteinasi della matrice o MMP.
Questi ultimi vengono prodotti dalle cellule immunitarie presenti nella cornea e una sovrapproduzione può essere causata da varie patologie come malattie autoimmuni oppure cause esterne come ustioni chimiche nonché da alcune procedure chirurgiche, come quelle che si attuano per la cura della cataratta.Il nuovo idrogel disattiva proprio questi enzimi andando a rimuovere gli ioni di zinco, da cui dipendono le MMP.
Questa condizione era già stata trattata in passato da sostanze inibitrici di MMP, tuttavia queste stesse sostanze, viaggiando attraverso il flusso sanguigno, sono causa di gravi effetti collaterali, come spiega Kyung Jae Jeong, professore di ingegneria clinica ed autore della ricerca, apparsa su ACS Biomaterials Science & Engineering, che ha portato alla composizione di questo nuovo idrogel.
L’idrogel, infatti, non viene iniettato nel corpo ma è presente nella lente a contatto, un congegno che comunque può essere rimosso in ogni momento.Alcuni esperimenti sono stati già condotti sul tessuto di cornee estratte in vitro ed hanno ispirato una certa fiducia per eventuali opzioni terapeutiche.