Scopo: lo studio ha studiato l’effetto del design di lenti a contatto multifocali sulla sensibilità al contrasto e all’abbagliamento da disabilità. La sensibilità al contrasto è stata misurata in 16 giovani adulti (età media: 25,5 ± 2,5 anni) a una distanza di 2 m in due condizioni: assenza di abbagliamento e abbagliamento. Sono stati utilizzati due modelli (Center Near e Center Distance) delle lenti a contatto morbide Biofinity per simulare la correzione per i presbiti, mentre una correzione con lenti di prova monofocali e lenti a contatto fungeva da controlli.Risultati: Il design delle lenti a contatto multifocali utilizzate ha avuto un’influenza significativa sull’area del tronco sotto la curva della funzione di sensibilità al contrasto (AUC-CSF). Rispetto alla correzione della lente per occhiali, l’AUC-CSF era significativamente ridotta, nel caso in cui CS fosse misurata con la lente di design Center Near, in condizioni di non abbagliamento (p <0,001) e abbagliamento (p: p <0,001). Nel caso della lente a contatto con design Center Distance, l'AUC-CSF era significativamente più piccola nel caso in cui CS fosse testata sotto l'abbagliamento (p = 0,001). L'abbagliamento (DG) dipendeva dalla frequenza spaziale e dal design della lente multifocale, mentre il design Center Distance produceva quantità maggiori di DG (p <0,001), rispetto alle altre correzioni utilizzate.Conclusione: Il design ottico delle lenti a contatto multifocali ha un impatto significativo sulla sensibilità al contrasto e sul DG. Al fine di erogare la migliore correzione in termini di lenti a contatto, la sensibilità al contrasto in condizioni di assenza di abbagliamento e abbagliamento dovrebbe essere testata a frequenze spaziali medie.
Fonte: Pubmed
Autori: Siegfried Wahl 1, Luise Fornoff 2, G Alex Ochakovski 3, Arne Ohlendorf 4
Titolo: Disability glare in soft multifocal contact lenses