La malattia di Alzheimer a esordio giovanile (YOAD) è definita come l’insorgenza dei sintomi prima dei 65 anni ed è particolarmente associata all’eterogeneità fenotipica.
Le presentazioni atipiche, come la sindrome visiva clinica-radiologica atrofia corticale posteriore (PCA), spesso portano a ritardi nella diagnosi accurata.
L’eyetracking è stato utilizzato per dimostrare i disturbi oculomotori di base negli individui con demenza. In questo studio, ci proponiamo di esplorare la relazione tra le metriche di eyetracking e i test standard della cognizione visiva negli individui con YOAD. Sono stati inclusi 57 partecipanti: 36 soggetti con YOAD (n = 26 AD tipico; n = 10 PCA) e 21 controlli sani di pari età. I partecipanti hanno completato tre esperimenti di eyetracking: fissazione, pro-saccade e attività di ricerca fluida. Le metriche di riepilogo sono state utilizzate come misure di risultato e il loro valore predittivo è stato esplorato esaminando le correlazioni con le metriche visuoperceptual e visuospatial. Sono riportate correlazioni significative tra le metriche dell’eyetracking e le stime cognitive visive standard. Un approccio di apprendimento automatico che utilizza un metodo di classificazione basato sui dati grezzi di tracciamento degli occhi di ricerca regolare discrimina con circa il 95% di accuratezza i pazienti ei controlli nei test di convalida incrociata. I risultati suggeriscono che i paradigmi dell’eyetracking di natura relativamente semplice e specifica forniscono misure che riflettono non solo le caratteristiche oculomotorie di base, ma anche la previsione di menomazioni visuospaziali e visuoperceptual di ordine superiore. Le misure di eyetracking possono rappresentare marcatori estremamente utili durante la fase diagnostica e possono essere sfruttate come potenziali misure di esito per studi clinici.
Fonte: Pubmed
Titolo: Eyetracking Metrics in Young Onset Alzheimer’s Disease: A Window into Cognitive Visual Functions