La vista è estremamente importante in odontoiatria dove vengono eseguite molte attività cliniche che richiedono una precisa discriminazione. La presbiopia, l’incapacità di concentrarsi fortemente sugli oggetti vicini, colpisce tutti i dentisti negli ultimi anni della loro vita pratica e può avere effetti negativi sulla pratica dell’odontoiatria. Questo studio ha esaminato l’acuità visiva di 172 dentisti praticanti utilizzando un grafico di Snellen ridotto ripreso a 25 cm e 33 cm. Il 27% ha fallito il test della visione da vicino, avendo un’acuità inferiore a 6/9 a 25 cm, mentre il 18% ha avuto un’acuità inferiore a 6 / 7,5 a 33 cm; Il 96% di coloro che hanno fallito a 25 cm e il 93,5% di coloro che hanno fallito a 35 cm avevano 45 anni o più. La distanza di lavoro (distanza operativa) è risultata significativamente maggiore nei dentisti di età superiore ai 45 anni rispetto a un gruppo di studenti universitari di odontoiatria. Non è stato possibile dimostrare una relazione statisticamente significativa tra l’acuità visiva e la distanza di lavoro. Gli esami regolari da parte di personale qualificato sono essenziali per i dentisti che dovrebbero sottoporsi a un controllo degli occhi ogni 2 anni dopo i 40 anni. I dentisti dovrebbero discutere le loro esigenze specifiche per la pratica odontoiatrica con il loro specialista. Uno standard minimo suggerito di acuità visiva per i dentisti praticanti è 6 / 7,5 a 33 cm.
Fonte: Pubmed
Qui il link per leggere l’articolo completo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2080952/
Autori: J F Burton 1, G F Bridgman
Titolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2080952/