L’esistenza di differenze nelle capacità di elaborazione visiva tra uomini e donne è sempre stata una questione controversa. A livello cognitivo si ritiene che tra i due sessi ci siano delle differenze nelle funzioni complesse quali la memoria, il linguaggio, la capacità di ragionamento, di pianificazione e di risolvere un problema, nonché la percezione e l’azione. Queste funzioni cognitive, dette superiori, utilizzano l’informazione elaborata dalle aree sensoriali per formulare concetti articolati. Ad esempio, diversi studi hanno dimostrato che le donne hanno un vocabolario più ampio e complicato per descrivere i colori e che li memorizzano più facilmente degli uomini che invece riducono al minimo, nel loro linguaggio, la gamma di colori. Queste differenze sono state osservate da vari studi che hanno evidenziato che il modo in cui i centri visivi del cervello di uomini e donne funzionano è diverso: gli uomini hanno infatti una maggiore sensibilità per i dettagli e gli stimoli in rapido movimento, mentre le donne sono più brave a discriminare i colori.
Il modo in cui un colore viene visualizzato è influenzato da tre dimensioni: tonalità, saturazione e luminosità. La tonalità è il colore effettivo: rosso, giallo, verde o blu. La saturazione è la profondità del colore: per esempio il verde smeraldo è più saturo del verde pastello. La luminosità descrive il modo in cui un colore irradia o riflette la luce.
Differenze di genere nella visione del colore
Nelle ricerche condotte per carpire le differenze di visualizzazione tra i due generi, è stato chiesto a uomini e donne di descrivere la tonalità di un colore e di assegnare una percentuale descrittiva alle categorie rosso, giallo, verde e blu. I risultati hanno mostrato che le donne sono più abili nel distinguere sottili differenze tra le gradazioni di colore rispetto agli uomini. Questa sensibilità è stata evidenziata soprattutto con le tonalità del giallo o verde. Gli uomini inoltre si sono mostrati meno abili nel distinguere le sfumature di colore, soprattutto quelle che ricadono nel centro dello spettro, come il giallo, il blu e il verde. Inoltre, pare che gli uomini necessitino di lunghezze d’onda di luce leggermente più lunghe per vedere le stesse tonalità delle donne, infatti le tonalità identificate come arancione dalle donne erano considerate più gialle dagli uomini.
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Fonte: Oculista italiano