Un metodo che potrebbe aiutare le persone che debbono conoscere i livelli di emoglobina nel proprio sangue è stato sviluppato da un team di ricercatori guidato da Young Kim della Purdue University. Il nuovo metodo utilizza le immagini dello smartphone delle palpebre della persona per valutare il livello di emoglobina nel sangue, una cosa che potrebbe ridurre le visite in cliniche specializzate in analisi del sangue dello stesso paziente e rendere in generale più semplice il monitoraggio.
Il livello di emoglobina nel sangue è un che può essere importante per rilevare patologie quali anemia, emorragie, lesioni ai reni acute e per valutare altri disturbi del sangue tra cui l’anemia falciforme, come spiega lo stesso Kim.Lo stesso ricercatore sottolinea quanto, nel contesto della pandemia di COVID-19 in corso, eseguire test a distanza o comunque teste più facilitati e senza costose attrezzature risulti importante e in generale quanto risulti sempre più fondamentale il servizio di “telemedicina”.
Il software che hanno sviluppato i ricercatori trasforma le fotocamere degli smartphone in riproduttori di immagini iperspettrali che un particolare software può poi utilizzare per misurare con un buon grado di precisione il livello di emoglobina.I primi test hanno mostrato errori di predizione compresi tra il 5 e il 10% rispetto ai test classici fatti con le analisi del sangue in laboratorio.
Per utilizzare le fotocamere degli smartphone anziché componenti ottici costosi e complessi per l’analisi spettroscopica delle immagini, i ricercatori hanno creato una versione “mobile” di questo approccio, noto come spettroscopia spettrale a super risoluzione.Il software è in grado di analizzare le foto che riprendono la palpebra interna, un sito di rilevamento utile in questi casi perché la microvascolatura risulta più facilmente visibile, e di rilevare il livello di emoglobina attraverso le immagini, qualcosa che rende questo processo molto più veloce ed efficiente anche in quelle cliniche in cui non è possibile eseguire esami del sangue.