Confronto fra 4 tecniche di misure delle eteroforie

  • Home
  • Confronto fra 4 tecniche di misure delle eteroforie
Shape Image One
Confronto fra 4 tecniche di misure delle eteroforie

L’insufficienza di convergenza è un’ anomalia della visione binoculare, ed è caratterizzata nella maggioranza dei casi da un punto di convergenza anomalo e un’ esoforia che è almeno 4 diottrie prismatiche (Δ) più grande da vicino che da lontano. Tuttavia, la ripetibilità delle misure standard dell’eteroforia è poco conosciuta.

Questo studio ha valutato la capacità di quattro comuni test di eteroforia di rilevare differenze di 4Δ valutando la variabilità inter e intra-esaminatore delle tecniche selezionate.

Le eteroforie da lontano e da vicino orizzontali di 20 adulti visivamente normali sono state misurate con il cover test alternato,i von Graefe, Howell Card e Maddox Rod da due esaminatori in due visite separate utilizzando istruzioni e tecniche standardizzate.

Abbiamo studiato la variabilità inter e intra-esaminatore utilizzando indici di ripetibilità e riproducibilità, nonché analisi di Bland-Altman con limiti accettabili di accordo definiti come ±2 as.

Risultati: L’Howell Card test presentava la più bassa variabilità intra-esaminatore sia a distanza che da vicino, nonché i migliori limiti di concordanza del 95% (±1,6Δ per la distanza e ±3,7Δ per il vicino). I risultati di riproducibilità inter-esaminatore erano simili, il cover test alternato da vicino avesse una ripetibilità migliore (1.1Δ, intervalli di confidenza 95% da -1,1 a 4.0Δ) rispetto alla scheda Howell (1.4Δ, intervalli di confidenza 95% da -1,9Δ a 5.9Δ). Conclusione La bassa ripetibilità di molti test clinici standard sull’eteroforia limita la capacità di rilevare in modo affidabile una differenza di 4Δ. La Howell Card ha fornito i risultati più ripetibili e riproducibili indicando che questa tecnica dovrebbe essere utilizzata per rilevare piccoli cambiamenti nell’ampiezza e nella direzione dell’eteroforia.

Fonte: Journal of Optometry

TItolo: The repeatability and reproducibility of four techniques for measuring horizontal heterophoria: Implications for clinical practice

Lascia un commento