L’obiettivo di questo studio è di descrivere la risposta visiva alla correzione degli occhiali (“adattamento refrattivo”) per i bambini con ambliopia unilaterale in funzione dell’età, del tipo di ambliopia e della categoria dell’errore di rifrazione.
Metodo: misurazione dell’acuità visiva corretta dell’ambliopia e dell’altro occhio logMAR nei bambini con nuova diagnosi.
Misurazioni ripetute a intervalli di 6 settimane per un totale di 18 settimane.
Risultati: i dati sono stati raccolti da 65 bambini di età media (SD) 5,1 (1,4) anni con ambliopia non trattata in precedenza ed errore di rifrazione significativo.
L’ambliopia è stata associata ad anisometropia in 18 (5,5 (1,4) anni), strabismo in 16 (4,2 (0,98) anni) e mista in 31 (5,2 (1,5) anni) dei partecipanti allo studio.
L’acuità visiva media (DS) corretta degli occhi ambliopi è migliorata significativamente (p <0,001) da 0,67 (0,38) a 0,43 (0,37) logMAR: un miglioramento medio di 0,24 (0,18), intervallo 0,0-0,6 unità logaritmiche. La variazione dell’acuità visiva logMAR non differiva significativamente in funzione del tipo di ambliopia (p = 0,29) (anisometropia 0,22 (0,13); misto 0,18 (0,14); strabismo 0,30 (0,24)) o per età (p = 0,38) (“sotto 4 anni “0,23 (0,18);” 4-6 anni “0,24 (0,20);” oltre 6 anni “0,16 (0,23)).
Conclusione: l’adattamento refrattivo è una componente distinta del trattamento dell’ambliopia. Per valutare adeguatamente le terapie tradizionali come l’occlusione e la penalizzazione, gli effetti benefici dell’adattamento refrattivo devono essere completamente differenziati. Una conseguenza per la pratica clinica è che i bambini possono iniziare l’occlusione con una migliore acuità visiva, forse aumentando la compliance, e in alcuni casi si eviterà l’uso di patch non necessari.
Fonte: Pubmed
Titolo: Refractive adaptation in amblyopia: quantification of effect and implications for practice