Non è chiaro se l’emmetropizzazione sia limitata agli errori di rifrazione sferica o se gli errori astiqmatici vengano corretti anche tramite feedback visivo.
I risultati sperimentali del modello animale sono equivoci poiché la compensazione della sfocatura astigmatica imposta è stata trovata in alcuni ma non in tutti gli studi.
L’astigmatismo poteva essere compensato solo da cambiamenti nella geometria della cornea o del cristallino. Uno studio ha testato se le lenti per occhiali astigmatiche inducono un accomodazione indotta da astigmatismo come possibile primo passo di compensazione a lungo termine.
Metodi: Trentacinque pulcini sono stati trattati con lenti cilindriche (+3/0D o -3/0D) per 5 h. Le refrazioni sono state determinate a 1,38 m di distanza senza cicloplegia in pulcini tenuti in mano prima di attaccare le lenti, con le lenti accese (0 h), e dopo 3 e 5 h, e dopo la rimozione delle lenti. Sfere (S), cilindri (C) e assi (A) sono stati determinati mediante fotoretinocopia a infrarossi su tre assi (il ‘PowerRefractor’, dotato di una lente da 135 mm).
Risultati:
(1) Le prestazioni del ‘PowerRefractor’ sono state testate nei polli con lenti di prova e hanno fornito rifrazioni corrette.
(2) Le lenti di prova astigmatiche hanno indotto errori di rifrazione come previsto dai loro poteri nel caso di lenti +3/0D: (S) +3,26 +/- 0,93D, (C) -3,45 +/- 0,87D). Nel caso delle lenti -3/0D, sono state indotte sfere leggermente più ipermetropiche (rifrazioni (S) +4,5 +/- 0,48 D) ma i cilindri erano ancora come previsto (-3,25 +/- 0,49 D).
Gli assi dell’astigmatismo sono stati riprodotti correttamente, poiché ruotando le lenti si modificavano gli assi dei cilindri indotti come previsto. (3) Né dopo 3 né dopo 5 ore di utilizzo delle lenti si sono verificati cambiamenti significativi negli assi o nell’entità dell’astigmatismo. Subito dopo la rimozione della lente, le refrazioni non differivano dai valori iniziali (con lenti +3/0D: (S) +3,31 +/- 1,05D vs. +3,22 +/- 0,76D, (C) – 1,19 +/- 1,77 D rispetto a -0,65 +/- 0,94 D, (A) 96 +/- 49 rispetto a 113 +/- 45 gradi, con lenti -3/0D: (S) 2,63 +/- 1,12 D rispetto a 2.97 +/- 0,94 D, (C) -1,11 +/- 1,15 D contro -0,53 +/- 0,56 D, (A) 78 +/- 24 contro 131 +/- 35 gradi).
Conclusioni: Non è stato possibile dimostrare nei polli il meccanismo più intuitivo per la compensazione degli errori di rifrazione dell’astigmatismo, l’accomodazione. Alla luce di questa scoperta, sembra improbabile che durante lo sviluppo operi un meccanismo controllato visivamente per ridurre l’astigmatismo modificando la crescita corneale o lenticolare.
Fonte: Pubmed
Titolo: Developmental compensation of imposed astigmatism is not initiated by astigmatic accommodation in chickens