Lo scopo di questo articolo è quello di valutare l’errore refrattivo, la lunghezza assiale e l’errore refrattivo periferico relativo prima, durante l’anno e dopo l’insorgenza della miopia nei bambini che sono diventati miopi rispetto ad un gruppo di bambini emmetropi.
Metodi:
I soggetti valutati sono :
La lunghezza assiale è stata misurata annualmente mediante ecografia A-scan. L’errore di refrazione periferico relativo (differenza fra valore misurato attraverso l’autorefrazione cicloplegica con sguardo ruotato di 30 gradi nel campo visivo nasale e nello sguardo primario) è stato misurato utilizzando uno dei due autorefrattometri digitali presentati(R-1; Canon, Lake Success, NY [non più fabbricato] o WR 5100-K; Grand Seiko, Hiroshima, Giappone).
L’errore di refrazione è stato misurato con lo stesso autorefrattometro con i soggetti sotto cicloplegia.
Ogni variabile nei bambini che sono diventati miopi è stata confrontata con le stime del modello abbinate per età, sesso ed etnia rispetto ai valori di emmetrope per ogni visita annuale da 5 anni prima a 5 anni dopo l’insorgenza della miopia.
Risultati: Nel campione nel suo complesso, i bambini che sono diventati miopi avevano meno ipermetropia e lunghezze assiali maggiori rispetto agli emmetropi prima e dopo l’insorgenza della miopia (da 4 anni a 5 anni dopo per refrazione e da 3 anni a 5 anni dopo per lunghezza assiale; P < 0,0001 per ogni anno).
I bambini che sono diventati miopi presentano errori refrattivi periferici relativi ipermetropici rispetto agli emmetropi da 2 anni prima dell’insorgenza fino a 5 anni dopo l’insorgenza della miopia (P <0,002 per ogni anno).
Il tasso di variazione più rapido nell’errore di refrazione, nella lunghezza assiale e nell’errore di refrazione periferico relativo si è verificato durante l’anno prima dell’insorgenza piuttosto che in qualsiasi anno dopo l’insorgenza. L’errore di refrazione periferico relativo è rimasto a un livello costante di ipermetropia ogni anno dopo l’insorgenza, mentre la lunghezza assiale e l’errore di refrazione miopica hanno continuato ad allungarsi e a progredire, rispettivamente, sebbene a tassi più lenti rispetto al tasso di insorgenza.
Conclusioni: un errore di refrazione più negativo, una lunghezza assiale più lunga e un errore di rifrazione periferico relativo più ipermetrope oltre a tassi di variazione più rapidi possono essere utili per prevedere l’insorgenza della miopia, ma solo entro un intervallo da 2 a 4 anni prima esordio.
Diventare miopi non sembra essere caratterizzato da un tasso consistente di aumento dell’errore di rifrazione e di espansione del globo. L’accelerazione nella progressione della miopia, l’allungamento assiale e l’ipermetropia periferica nell’anno precedente l’insorgenza, seguite da tassi di cambiamento relativamente più lenti e più stabili dopo l’insorgenza, suggeriscono che più di un fattore può influenzare l’espansione oculare durante l’insorgenza e la progressione della miopia.
Fonte:
Invest Ophthalmol Vis Sci (2007)
Titolo dello studio:
Refractive error, axial length, and relative peripheral refractive error before and after the onset of myopia