Le riflessioni di un giovane Ottico&Optometrista (finalmente) sulla nostra professione

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Le riflessioni di un giovane Ottico&Optometrista (finalmente) sulla nostra professione

In questi giorni mi sono imbattuto in diversi articoli sul ruolo dell’Ottico-Optometrista e ho fondamentalmente riconosciuto tre fazioni:

  1. Chi pensa che l’ottico e l’optometrista siano due categorie ”incompatibili” e quindi ne propone una sostanziale scissione.
  2. Chi pensa invece che le due categorie non siano ”incompatibili” ma ”distinte”. Spiegata in poche parole l’ottico e l’optometrista sono due professioni diverse ma dal punto di vista pratico lavorativo è molto difficile separarle.
  3. Chi se ne frega altamente di quello che accade vive la vita alla giornata

Premetto che il punto 3 è estremamente allettante ma purtroppo per spirito personale e per l’amore che provo verso la mia professione mi sono sentito in dovere di esprimere la mia umile opinione.

Negli articoli che leggo sento parlare di ”delusioni dei giovani optometristi”, di ”giovani ottici”, che ne sarà dei ” giovani ottici-optometristi”. Peccato che a parlarne siano rispettabilissime persone che però di giovane hanno solo lo spirito d’animo.

Mi sorge una questione: Ma che ne sanno questi delle delusioni di noi giovani Optometristi?

Ma partiamo con la mia riflessione.

L’Università di Optometria non è difficile, è difficilissima! Personalmente ho studiato a Milano nell’Università di Milano Bicocca e ho iniziato il corso con 150 studenti. Al terzo anno eravamo poco più di 40! Sento dire che l’Università di Optometria non ti prepara al lavoro di Optometrista e che bisogna ”abbassarsi” a fare un esame di stato nelle scuole secondarie.

Premetto che QUALSIASI università non ti prepara a lavorare, ma posso assicurare che dopo qualche mese di rodaggio la differenza tra un laureato e un Ottico ”normale” non si vede certo nel campo tecnico. Si vede nella proprietà di linguaggio, nella professionalità, nella continua voglia di aggiornarsi che ti da solo una Scuola che ti fa studiare tanto, tantissimo.

La continua condivisione di contenuti con chi ha un ruolo e conoscenze diverse dalle tue ti rende abile anche nell’arte dell’Ottico, che ricordiamo essere un’arte per davvero.

Senza l’abilitazione da Ottico, al nostro corso di Laurea mancherebbero delle conoscenze TROPPO importanti per lasciarsele perdere. Quindi ben venga l’abbassarsi a fare l’abilitazione!

E dopo qualche anno la nostra professionalità si trasferisce anche negli esami della vista. Sento dire che gli esami della vista sono sminuiti, sono gratuiti, che non valgono niente. Gli esami della vista valgono eccome!

Una buona maggioranza dei miei colleghi coetanei sta svolgendo corsi di Visione e Postura, Visual Training e effettua esami della vista super accurati in 30 minuti. Alle volte, tali esami, sono riconosciuti dal cliente stesso, molto più attenti di quelli svolti dal medico oculista.

Non solo ma l’esame della vista è ”reso” gratuito solo per una finalità commerciale! Sappiamo tutti che è più attraente dire che la visita è gratuita ma l’occhiale costa 800 euro piuttosto che dire che la visita costa 100 euro e l’occhiale 700 euro.

Chiunque abbia letto 2 libri di CopyWriting lo sa che la parola GRATUITO ha molto impatto.

Ma davvero nel 2020 stiamo discutendo ancora di queste cose?

Detto questo la mia opinione è che nel 2020 non si possa più scindere la parte commerciale dalla parte professionale per un motivo molto semplice. Pongo una semplice domanda:

Perchè ricontrolliamo la ricetta medica?

Perchè la ricetta così come è scritta non ha alcun senso se non è associata ad un occhiale.

Perchè se devo fare una lente progressiva non potrò dare una addizione di +3.00 mentre su una lente monofocale da vicino si. Allora come posso fare una visita senza sapere che occhiale devo proporre? Una buona percentuale di resi al fornitore di lenti sono perchè la ricetta del professionista non si sposa con la lente da produrre.

Allo stesso motivo se pensiamo che nel 2020 le visite siano ancora una parte distaccata dalla lente da proporre stiamo facendo del male a noi stessi e non stiamo guardando oltre il nostro naso.

Quindi anzichè discutere di cosa sarà dei ”giovani” optometristi non sarebbe meglio discutere di come cercare di fornire sempre un servizio migliore al cliente/paziente che possa mettere lo stesso nella miglior condizione possibile per il suo benessere visivo?

Creare finalmente un ambiente di collaborazione tra medico, ortottista, Ottico Optometrista, Fisioterapista, Osteopata ecc… è l’unico modo per essere RICONOSCIUTI nel 2020!

L’unione fa la forza, da sempre. La collaborazione fa l’intelligenza ora. La multidisciplinarietà fa il benessere del futuro.

Optometria Giovane

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