Se sei un ottico Optometrista saprai che l’adeguata correzione visiva è fondamentale.
Alle volte quando mi sono trovato di fronte a soggetti con miopie o ipermetropie molto elevate mi sono chiesto: Ma il metodo di misura che utilizzo è quello piu’ accurato? Ammetto, io uso sia occhiale di prova che forottero ma alle volte per comodità tendo ad utilizzare una sola delle due soluzioni. In linea di massima uso di piu’ l’occhiale di prova. L’ho sempre preferito per una questione di campi visivi e una correzione piu’ simile a quella dell’occhiale poi indossato. In piu’ sono un po’ attaccato alle ‘’cose manuali’’, mi piace fare l’esame della vista in campo libero e far ‘’respirare l’utente’’. Ma una gran parte dei miei colleghi preferisce sempre il forottero.
Ci sono pero’ dei casi in cui un metodo è piu’ consigliabile rispetto all’altro?
Cosa ci dice la ricerca scientifica a riguardo?
Recenti ricerche, come lo studio condotto da Gispets et al. nel 2019, hanno evidenziato i benefici dell’impiego del forottero nelle correzioni per alte diottrie, soprattutto nei casi di astigmatismo elevato. Questo strumento offre una maggiore precisione nell’adattamento delle lenti, consentendo una correzione più accurata e una migliore acuità visiva per il paziente.
Tuttavia, l’occhiale di prova rimane uno strumento indispensabile per valutare la corretta centratura delle lenti e per fornire un’esperienza visiva immediata al paziente durante la fase di prova.
Un approccio integrato che combini entrambe le tecniche può risultare particolarmente efficace. Ad esempio, l’utilizzo del forottero per determinare il potere e l’asse della correzione, seguito da una conferma tramite l’occhiale di prova per valutare l’adattamento e il comfort visivo del paziente, può garantire risultati ottimali.
È fondamentale che gli ottici, gli optometristi e i contattologi restino aggiornati sulle ultime evidenze scientifiche e sulle migliori pratiche nel campo della correzione visiva per poter offrire ai propri pazienti il miglior livello di cura possibile.
Inoltre, una valutazione completa delle esigenze individuali del paziente, inclusi fattori come lo stile di vita e le preferenze personali, deve sempre guidare la decisione sulla scelta tra occhiale di prova e forottero.
In conclusione, non esiste una risposta universale su quale strumento sia migliore, poiché ogni caso può richiedere un approccio personalizzato. La consulenza con un professionista qualificato è essenziale per determinare la soluzione ottimale che garantisca la massima precisione visiva e il comfort per il paziente.
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Grazie per la lettura,
Andrea Astarita